Bonifiche Umbria Smaltimento Amianto Eternit Umbria

Modalità di bonifica amianto

Modalità di bonifica amianto

Le modalità di bonifica amianto sono diverse fra di loro, non ne esiste una sola. L’amianto (chiamato anche asbesto)  è un materiale composto da fibre minerali naturali, appartenenti ai silicati, agli anfiboli e al serpentino (questi ultimi, presenti per lo più in alcune rocce magmatiche e metamorfiche).

L’asbesto unito al cemento prende il nome di fibrocemento (più noto come Eternit) ed è stato impiegato diffusamente nell’edilizia come materiale di copertura o coibentazione di tubature, per le sue proprietà isolanti. L’Italia è stato il primo paese europeo ad aver eliminato completamente l’amianto con l’emanazione della legge n.257 del 12 marzo 1992. Essa ne vieta definitivamente l’estrazione, l’importazione, la commercializzazione e la produzione e di tutti i prodotti che lo contengono, attraverso un piano di dismissione della durata di due anni.

Normativa amianto

La legge è considerata la norma-quadro in tema di amianto e ne disciplina tutte le attività connesse. Ogni regione, inoltre, deve dotarsi di un Piano regionale di protegione dell’ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonificata, secono la normativa statale (DPR 8/8/1994).

Un’attività legislativa stringente è il risultato dei comprovati effetti che il minerale ha sulla salute dei soggetti esposti alle sue fibre. Esse, una volta inalate, si depositano all’interno delle vie aeree e nei polmoni. Ciò aumenta la probabilità di insorgenza di gravi malattie quali l’asbestosi, il mesotelioma e il tumore ai polmoni.

La componente cancerogena sull’organismo chiede di evitare l’esposizione anche ai più bassi livelli di concentrazione. Infatti è sufficiente anche una minima inalazione per subirne gli effetti nocivi. Questi, sono amplificati notevolemente in soggetti fumatori o più un generale esposti ad altri inquinanti, quali gasi di scarico e fumi industriali.

Modalità attività di bonifica

Il decreto ministeriale 6/9/1994 regola la gestione dell’amianto negli edifici e individua tre tecniche di bonifica: incapsulamento, confinamento e rimozione.

La prima tecnina prevede che il manufatto venga spruzzato con particolari vernici allo scopo di inglobare le fibre e non permettendo loro di liberarsi nell’atmosfera.

Il confinamento ha lo scopo di non disperdere le fibre cancerogene tramite l’incameramento del materiale all’interno di un nuovo manufatto. In alternativa si effettua l’installazione di un barriera in grado di non contaminare le aree occupate dell’edificio, non prima di avere comunque incapsulato l’amianto.

La rimozione, infine, è una forma di bonifica con lo scopo di rimuovere l’amianto in modo definitivo. Questo procedimento è normato dettagliatamente in ogni sua fase per evitare la dispersione delle fibre dannose durante la rimozione e il trasporto del materiale in discariche speciali. L’impresa incaricata della rimozione avrà l’onere di redigere un piano di lavoro dettagliato. L’ente preposto deve approvare preliminarmente questo piano (ASL – Azienda Sanitaria Locale e ARPA – Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente).

Volete sapere di più sulle modalità di bonifica amianto? Sapete che parti della vostra casa o azienda sono in asbesto e volete sapere come agire su questo tema? Contattateci per avere maggiori informazioni sul tema. Saremo lieti di esporvi le possibilità di rimozione e smaltimento definitiva. Ma in alternativa, potete anche valutare l’incapsulamento amianto e il suo confinamento.

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